Posizione

Tango tra il tramonto e le stelle

Olio su tela, 1991, 60x80

La modestia è giusta ed intelligen­te quando chi ti sta di fronte è mode­sto, umile e perspicace. La modestia è inutile e persino stupida se chi ti sta di fronte sa usare solo il metro delle apparenze, delle megalomanie, dei grandi rumori senza sostanza. In questi casi un atteggiamento di discreta alterigia, di ragionata super­bia è senza dubbio una scelta contro natura, ma indispensabile per farsi intendere da chi non è in grado di apprezzare linguaggi troppo distanti dal proprio.
(1995)

La tristezza che sento è dovuta ad un'assenza: devo capire che tipo di vuoto è.
Forse ho fatto anch'io l'errore di tra­scinare nel tempo immagini irreali, in fondo ho sempre tenuto poco conto delle possibili evoluzioni. Mi piaceva ritrovare figure che avevano il potere di ridarmi le sicurezze antiche, ed ho trascurato di appurare quanto di vero fosse rimasto. Ma era poi vero anche il vero che c'era, oppure era fin da allora un aggrapparsi ad un modello costruito con gli occhi adolescenziali? Questo è un interrogativo che vale anche per te: chi era in realtà, allora, quella ragazza? Chi erano in realtà quelle persone al di là del bisogno di dar loro un certo tipo di anima? Siamo sempre noi che facciamo e disfiamo e siamo sempre noi che dimentichiamo come si fa a guardarsi nudamente.
Ma torniamo all'assenza. Mi manca la tua verità perché ti nascondi e non so se lo fai perché sei ferito da troppe cose e vuoi stare solo, o perché vuoi anche ferire. Il disagio nasce forse dal reciproco celarsi il nostro attuale volto. Ecco, dopo tanti anni, credo proprio che dobbiamo imparare a conoscerei; oppure, se non ce ne importa, a non conoscerei affatto.
(1992)