Posizione

In balia di quale vento?

Olio su tela, 1983, 50x70

Ieri in città
ho visto un grande via vai
di vestiti pensierosi
che indossavano per uniforme
teste tintaunita
con la piega in giù.
(1980)

C'è chi piange per il freddo
e per la fame
chi perché ha perduto
e chi per la colpa
di non saper sorridere
pur avendo tutto.
Chi non ha pane
forse non conosce
la fame di speranza
che fa morire piano piano
anche chi ha il campo
ricco di grano maturo.
(1980)

Come fanno le vibrazioni del malessere generale ad entrare nello spirito anche se si sta serrati nella propria solitudine?
Come si fa a captare il respiro del mondo anche se si sta isolati? Me ne sto sola nel mio acuto dispia­cere e non so bene di cosa sia fatto, ma mi giunge come se fosse contagio di una tristezza collettiva.
(1983)

Più si fa prepotente la certezza di non eternità, più l'uomo si aggrappa alle cose e sempre più si dimentica che di là non gli servirà niente. E così, per cercare e prendere, non vede né l'erba né il sole, come se volesse, già in questa terra, abituarsi all'inferno.
(1996)