Posizione

Sogno senza età

Olio su tela, 1987, 50x80

Non so chi tu sia
magica ombra
non conosco le strade
che percorri
non so niente
e non voglio sapere.
Ho solo bisogno di ricordare
il colore degli occhi
un sorriso timido
ed un visibile
doloroso
freno di braccia
che vorrebbero imprigionarmi.
(1983)

Mi vien voglia di sbattere la porta di calare la saracinesca da domani non più attese né malinconie.
Sarò fredda glaciale superba
catturerò sbranerò
lascerò avanzi.
Non darò più il sorriso dell'anima
ma riderò con i denti.
Malinconia malinconia
malinconia è un sussurro
è una voce di eco
che torna come un fantasma.
Malinconia che voglio
perché piena di sogno
speranza delusione e pianto.
Che voglio
perché ha dentro
i nomi della vita.
Che caccio
perché mi sta straziando.
Domani non amerò più
non odierò più
non sentirò più niente
ma stasera... aiuto!
Voglio un po' d'amore
voglio un abbraccio interminabile.
(1983)

Le passioni amorose sono il male viscerale ai cui primi sintomi, anziché cercar rimedio, chiudiamo occhi e mente, ci lasciamo legare mani e piedi, e se per caso un forte scossone ce ne vuoi liberare, lo ignoriamo per uno strano bisogno di contorcerci in un male che guarisce solo per noia e consuetudine. L'amore invece è vedersi vivere, stimarsi, piacersi, inventarsi, odiarsi e riamarsi con gli occhi aperti, con la mente che sa quando deve chiudersi o aprirsi per apprezzare di più o per saper tollera­re. La consuetudine allora diventa ric­chezza e gioia di complicità.
(senza data)