Posizione

Strana giostra crudele, l'isola trema... nel cielo, speranza o utopia?

Olio su tela, 1988, 100x150

Non ridete!
Ma non avete paura anche voi? Non ridiamo per favore quassù sulla giostra ho paura.
Dicevo di una giostra chiedevo non ridete.
Mi sono distratta
e l'orribile giostra
mi ha scaraventata
nella pozzanghera
da cui ora vedo sfuocate
le vostre facce deformi.
Girate e ridete
siete brutti e crudeli
come quelle instancabili
catene di giostra.
Ritornerà il sole
e prosciugherà la pozzanghera.
Rimetterò insieme
i pezzi di me stessa
e quando mi sarò arrampicata
fino alla vostra altezza
deciderò in che modo sorridervi.
(1977)

Non mi rivolgo più parola
estranea a me stessa
mi sfuggo impettita.
Ma lì nel cantuccio di me
ci sono io che piango
di queste mie fughe.
Padre di me stessa
mi lascio scappare
ma aspetto
e so che un giorno
tenderò le braccia
per stringermi forte
e perdonarmi
di non aver voluto sapere
quello che già so.
(1980)

Ritorna l'immagine dell'isola che evidenzia, con i suoi confini, quella non eternità di cui vogliamo a tutti i costi dimenticarci.
Ancora illusi che il nostro affanno ci porti a giorni migliori, non abbiamo modificato alcun percorso e conti­nuiamo a girare corazzati o con la benda sugli occhi. Ma intanto l'isola si è rotta e la corda troppo tesa ci ha messi tutti a gambe all'aria. Continua a girare la giostra crudele che ci tiene prigionieri in una doloro­sa vertigine e lo strano manovratore, a cui abbiamo affidato il pulsante, non sa più fermarla. La natura si ribel­la, i rami degli alberi si spezzano, non ci ospitano più.
Si popola il ciclo di cori, danze e fisarmoniche; forse è solo un sogno? O forse no! Siamo tutti così stanchi di stare soli.
(1989)