Posizione

Galline nervose

Olio su tela, 1990, 30x50

Mi sono sempre chiesta cosa pas­sasse per la testa delle galline. Sembrano lì tranquille senza pensieri, sempre chine a cercare qualcosa; avanzano con passo lento dondolan­te, ma ad un tratto si fermano, solle­vano una zampa, e rizzano il collo ruotandolo lievemente: sembra che ascoltino! Spalancano l'occhio e muo­vono la testa a colpettini: sembra che pensino! Chissà qual è il loro turba­mento? Talvolta, in un apparente silenzio, anche tra le persone, i più veri pensieri sono trasmessi solo dagli occhi e dalle mani.
(1995)

Tra me e i gatti c'è una strana ten­sione di amore e di diffidenza. Non so perché, i gatti mi accendono pen­sieri di superstizione e di strana magia. Solo da piccoli sembrano innocenti; poi sono lì, indipendenti e staccati. Assumono un atteggiamento misterioso, quasi altero. Quando cer­cano le tue attenzioni accarezzandoti le gambe con la coda, ti vien voglia di sorridergli, ma poi, se li guardi negli occhi, li socchiudono e ruotano indifferenti la testa. Sembrano nascon­dere la scoperta di chissà quali segreti della vita.
(1995)

Ci sono dei bambini che se non hanno il potere di dirigere il gioco diventano rumorosi dispettosi e disgregatori.
Ci sono degli adulti che se non riescono a spazzare via gli intrusi per garantirsi il primo piano diventano ombrosi molesti e disgregatori.
Ci sono degli adulti che dell'infanzia conservano anziché la bellezza la parte peggiore.
(1997)