Posizione

Quando la musica c'è

Olio su tela, 1997, 70x100

E' da tempo che spoglio i miti e li riduco allo spirito impaurito che tutti siamo.
Forse è bene denudare gli artifici e vedere chiaro, ma poi è bene anche imparare a rivestire ogni cosa dei suoi falsi lumi perché anche le illusioni sono indispensabile energia di vita.
(1988)

Quello che ora so
è che il mio cantuccio
sono io
ed ovunque
mi posso portare.
Eppure
nei più antichi recinti
prigioniera sto.
(1997)

Suscita sempre un magnifico stu­pore scoprire pensieri e parole d'altri che si confondono fortemente con i propri.
È bello scoprire dietro l'angolo che una muta ombra, ad un tratto, ha preso forma e continua con te un dia­logo che pare sempre esistito. Ma ancor più sembra una magia che in lontanissimi e diversissimi angoli di mondo, le domande dell'anima siano sempre le stesse ed il percorso per cercare le risposte sia anch'esso iden­tico, quasi guidato da qualcosa di oltre.
Troppo spesso dimentichiamo di guardare in alto. Là ci sono il sole e la luna che sono di tutti.
(1996)

La pittura e la scrittura hanno in comune il trabocco. L'una mi esce dal pennello e l'altra dalla penna quando i pensieri traboccanti si rovesciano. Sono pensieri vagabondi che mi piace lasciar scorrere liberamente e senza coerenze. Seguono una logica disvi-schiata dalle regole comuni, quasi inconsapevole che poi la mia menta­lità più tradizionale spesso condanna.
(1997)