Posizione

Rifugio di braccia

Olio su tela, 1986, 50x70

Il silenzio fa male
quando ha dentro di sé
il muro che separa.
Il silenzio è gioia sottile
quando contiene voci sommesse
che nascono
da indistruttibili
fili invisibili.
(senza data)

Attesa di braccia e poi la mia corsa. Pieno inverno che sa di primavera il mio abito azzurro i miei nastri a pallini.
Mi rifugio morbida
in quel sorriso di braccia
che mi imprigiona piano.
(1980)

Sali sulla collina quella che da quaggiù sembra con la cima sfiorare il cielo. Sali dove tu possa abbracciare la valle quieta dove tu possa incrociare le braccia sotto la nuca e vedere solo l'azzurro. Quando si guarda in alto sdraiati nel silenzioso vocìo dell'erba la vista diventa tatto e si sente nelle mani e sul corpo la soave morbidezza di un sereno vellutato.
Prova a chiudere gli occhi a cullarti in questa pace e comincia piano piano a guardarti dentro.
(1983)